25 aprile 2017, San Marco.
Anche quest’anno si è svolta al Campo della Memoria di Nettuno la cerimonia commemorativa in onore dei combattenti della Repubblica Sociale Italiana e dei caduti del battaglione Barbarigo della Xª Flottiglia MAS.
Prima però, la mattina presto, come sempre fiori ed un silenzioso omaggio al Cippo di Campo Verde.
La cerimonia ha avuto inizio con un ordinato corteo dei labari e delle bandiere seguiti da tutti i presenti in file disciplinate che sono andate a disporsi sulle scalinate. Numerose le presenze, soprattutto quelle dei giovani, a testimoniare la volontà di molti nel voler raccogliere il testimone di chi ha combattuto per la Patria e per un’altra Europa fino all’estremo sacrificio.
Una volta posizionati i vessilli davanti all’altare è stato chiamato il Presente a tutti i nostri Caduti, le note del Silenzio hanno fatto vibrare l’aria assolata e mite tra decine di persone sull’attenti. I discorsi dei combattenti presenti, unici chiamati a parlare al microfono, ci ricordano che furono l’Onore, la Fedeltà ed il Coraggio a spingere quei ragazzi - le cui spoglie dimorano in eterno in questo sacrario militare - e i tantissimi altri come loro in tutta Italia, a donare la loro vita in difesa dell’Idea. Questa è la consegna degli eroi di allora: continuare la lotta contro un mondo che non ci appartiene! I ragazzi, alcuni giovanissimi, Raggruppamento Rsi Delegazione Lazio, e gli altri delle Comunità Militanti del Lazio, intenti a sorreggere le insegne delle associazioni combattentistiche e le bandiere della RSI, o sparsi nel pubblico, con la loro attenzione e lo sguardo fermo ascoltano le parole di questi uomini sempreverdi e rinnovano tacitamente l’impegno preso nei loro cuori.
Successivamente è stata celebrata la Messa con la liturgia in latino, anche il discorso del sacerdote è ricco di riferimenti e di spunti per una rivolta quotidiana contro il Mondo Moderno, e per una memoria che sia vero e proprio ricordo: non un banale nostalgismo ma un voler testimoniare l’esempio degli avi e cercare di esserlo a nostra volta.
Si è conclusa così una mattinata intensa ed importante, primo giorno di molti che per tutti i presenti, per coerenza, dovranno essere vissuti con la consapevolezza di ciò che si è ricevuto e quindi di ciò che adesso si è tenuti a dare.
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