domenica 26 aprile 2015

25 Aprile 2015 - Cippo di Campoverde e Campo della Memoria [recensione]




Il 25 Aprile è da settant'anni una data nefasta per tutti quelli che non si sono arresi alla viltà, al disonore ed alla democrazia imperversanti nel nostro paese dal 1945 in poi.

Non smetteremo mai di ripetere che la memoria si onora con l'azione ogni giorno dell'anno; ma in date come questa è giusto che il ricordo prenda una forma solenne e rituale, che dei militanti si impegnino con sacrificio e dono di sé affinché una cerimonia suggelli nei cuori ancora sani il dovere di testimonianza e di continuità ideale con chi ha combattuto ed ha donato la vita per l'onore e per la patria.

Questo è accaduto sabato 25 Aprile del 2015 al Cippo di Campoverde ed al Campo della Memoria di Nettuno, dove alcune centinaia di uomini e donne hanno reso onore ai caduti della Repubblica Sociale Italiana.
Hanno lasciato ad altri la rabbiosità da iene tipica di chi agisce "contro" qualcosa e non "per" qualcosa (leggasi "antifascisti"); ed hanno lasciato al resto della stragrande maggioranza del Paese, che per lo più ignora ciò che accadde 70 anni fa, un sabato di tranquillità borghese tra gite fuori porta o pantofole e partite di calcio alla tv.

Nel giorno definito dai servi dei servi "liberazione", i pochi uomini veramente liberi hanno deciso come ogni anno di rinnovare il proprio impegno affinché il testimone dei nostri Padri non cada nel vuoto e possa raggiungere le generazioni future.

La giornata è cominciata al Cippo di Campoverde (Aprilia), posto a ricordo dei Combattenti della Barbarigo, della Folgore e delle Camicie Nere, caduti per l’Onore dell’Italia durante le battaglie che arrestarono l’avanzata angloamericana per la presa di Roma dal gennaio a giugno del 1944. Un breve ma intenso omaggio in uno dei rari luoghi della memoria disseminati nel nostro Paese. Successivamente le commemorazioni si sono spostate all'interno del Campo della Memoria, a pochi chilometri di distanza. 
Un copioso corteo guidato dai sempreverdi combattenti e dalle bandiere e i labari delle associazioni combattentistiche si è riversato compostamente nel sacrario. L'aria era quella della giusta solennità che meritano momenti e luoghi sacri come questo.
La cerimonia si è aperta con la lettura dei messaggi (tra cui il messaggio del Combattente e nostro Vicepresidente del Raggruppamento RSI, Stelvio Dal Piaz) da coloro che non sono potuti essere lì fisicamente ma che hanno voluto che almeno le loro parole riscaldassero i cuori dei presenti. Subito dopo hanno preso la parola i combattenti; inutile cercare di descrivere la giovinezza interiore ancora impetuosa nonostante le età anagrafiche. La loro presenza ed i loro discorsi sono la vera legittimazione a poterci definire eredi, seppur indegni, della RSI.
Subito dopo si è celebrata la messa in latino, sempre suggestiva per chi è abituato alla liturgia postconciliare. L'omelia del sacerdote ha ricordato a tutti che la vita è una milizia sulla terra, e che chi cede anche solo un momento ed un centimetro alle forze della sovversione, del tradimento e del male, diventa automaticamente loro complice.
Al termine della cerimonia religiosa è stato chiamato l'attenti!, i minuti di silenzio hanno fatto sì che le anime dei presenti potessero protendersi al massimo verso quelle dei nostri caduti, e che la giornata si concludesse degnamente e solennemente.


Dopo settant'anni non ci siamo arresi, la lotta del Sangue contro l'oro prosegue sempre più vigorosa tutti i giorni ad ogni ora, per chi ha combattuto prima di noi e per chi continuerà a combattere fino alla vittoria. 
Non ci fermeremo, MAI!







venerdì 17 aprile 2015

25 Aprile 2015 - Appuntamenti

Sabato 25 aprile ricorderemo i nostri Caduti alle ore 9.30 al Cippo di campoverde (Aprilia) e alle ore 10.30 al Campo della Memoria di Nettuno.

Seguiranno ulteriori informazioni.
http://www.azionetradizionale.com/2014/04/25/il-cippo-di-campoverde/