In una mite domenica mattina trasteverina, i locali dell’Associazione Nazionale Volontari di Guerra di Roma hanno ospitato l’incontro con Rodolfo Sideri e con Mario Michele Merlino intitolato “Gli intellettuali e la RSI”, organizzato dalla Delegazione Lazio del Raggruppamento Combattenti e Reduci RSI, coordinamento che da anni ormai unisce varie comunità militanti romane nelle iniziative legate alla continuità ideale con la Repubblica Sociale.
Gentile, Evola, Marinetti, Pound. Sono queste le figure, molto distanti tra loro, approfondite dai relatori; che ne hanno spiegato i motivi della scelta di adesione o meno rispetto alla Repubblica Sociale Italiana, e ne hanno raccontato le vicissitudini nel periodo 1943-45.
Sideri ha raccontato ad un pubblico raccolto e attento la fedeltà al Fascismo del filosofo “ufficiale” del Ventennio, Giovanni Gentile, che lo portò a subire l’assassinio (su commissione) a Firenze nel ’44, e le vicende che portarono l’eterno “rivale” Julius Evola - che da Gentile prese sempre le distanze dal punto di vista ideale (si veda il significativo articolo dal titolo “Gentile non è il nostro filosofo”) pur rispettando la coerenza politica dell’uomo – prima a Rastenburg nel quartier generale di Hitler poi a Vienna sotto i bombardamenti che lo resero invalido.
Il prof. Merlino ha proseguito l’incontro raccontando i motivi che portarono un non più giovane, ma sempre ardente, Marinetti ed il “miglior fabbro” Ezra Pound alla scelta, questa sì “folle”, di schierarsi con la Repubblica Sociale Italiana, quando tutti, anche gli intellettuali, voltavano le spalle e si piegavano all’invasore alleato.
L'arrivederci è ad i prossimi appuntamenti, tra cui ogni sabato mattina al Campo della Memoria di Nettuno, e sabato 18 Giugno 2016 a Colleverde per COMUNITARIA, la festa delle comunità militanti, quest'anno dedicata al ricordo di Rutilio Sermonti.
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