lunedì 30 maggio 2016

Cineforum film "My honor was loyalty - Leibstandarte" [recensione]


In una calda domenica di maggio, si è svolta, nella sede trasteverina dell'Associazione Nazionale Volontari di Guerra, la proiezione di My honor was loyalty - Leibstandarte, la pellicola prodotta dal giovane regista Alessandro Pepe.
Prima di iniziare, è stata necessaria una piccola introduzione a cura dei militanti della Delegazione Lazio del Raggruppamento Combattenti e Reduci RSI: il film non è stato girato secondo un punto di vista "nostro", quindi non è da considerare come aderente alla visione del mondo che ci vuole dalla parte di chi nella seconda guerra mondiale ha scelto di combattere per il sangue e per lo spirito, contro l'oro ed il materialismo; ma può comunque offrire degli ottimi spunti, dato che raramente come in questo caso infatti la guerra viene raccontata dal lato degli sconfitti. Anche se nella narrazione si ritrovano fin troppe concessioni al pensiero unico che caratterizza l'occidente post-bellico, quei ragazzi che volevano costruire l'Europa unita, e ne hanno difeso l'onore contro il bolscevismo e gli angloamericani, finalmente non vengono descritti come degli spietati criminali, ma anzi viene dedicato ampio spazio alla narrazione della vita quotidiana dei soldati della "SS Leibstandarte Adolf Hitler" e del rapporto tra camerati, mostrando anche gli ideali ed i sentimenti che li spinsero al sacrificio ed alla lotta.
In conclusione, l'intento di Alessandro Pepe è stato  sicuramente restituire al pubblico quella dignità di uomini ai combattenti che la storiografia ufficiale ha collocato dalla "parte sbagliata"; uomini che, noi sappiamo, hanno cercato, mettendo in gioco la propria vita, di proteggere il suolo Europeo e i valori della Tradizione.

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