martedì 21 aprile 2015
venerdì 17 aprile 2015
25 Aprile 2015 - Appuntamenti
Sabato 25 aprile ricorderemo i nostri Caduti alle ore 9.30 al Cippo di
campoverde (Aprilia) e alle ore 10.30 al Campo della Memoria di Nettuno.
Seguiranno ulteriori informazioni.
Seguiranno ulteriori informazioni.
martedì 17 marzo 2015
Primavera di Bellezza - Campo della Memoria 15/03/2014
“La misura di ciò che può essere ancora salvato dipende dall’esistenza, o meno, di uomini che ci siano dinanzi non per
predicare formule, ma per essere esempi”.
Con queste poche parole si potrebbe riassumere la mattinata
di domenica 15 marzo, quando molti ragazzi ed alcuni combattenti si sono dati
appuntamento presso il Campo della Memoria di Nettuno, luogo dove riposano le
gloriose spoglie dei caduti della Repubblica Sociale Italiana, aperto
eccezionalmente per l’occasione.

Questi sono stati i motivi che hanno spinto molti ragazzi,
militanti nei gruppi che compongono la delegazione Lazio del Raggruppamento
combattenti e reduci della RSI, a rendere omaggio al Campo della Memoria nel più alto
sentimento cameratesco: una cerimonia arricchita da molteplici interventi che hanno
infuocato i cuori dei presenti, alimentando così
la fiamma della nostra militanza, la
quale si deve nutrire di esempi come questi. A noi spetta il compito di esserne all’altezza per riceverne degnamente il testimone.

Dopo il Presente, si è
pranzato tutti insieme, in un clima di
totale fratellanza , in cui si è dato prova che la parola “camerata” non è un qualcosa
di aleatorio, quanto invece un animo da corroborare e realizzare ogni giorno
della nostra vita in piena continuità
ideale con quegli Eroi che, con le
loro gesta, hanno squarciato il limite del tempo e dello spazio essendo ancora
vivi tra noi, dentro di noi. “Il cuore oltre l’ostacolo”.
martedì 3 marzo 2015
Primavera di bellezza - 15 Marzo 2015
Giornata di militanza e testimonianza in onore dei combattenti RSI.
Per maggiori informazioni aderisci all'evento cliccando QUI oppure scrivi a rsilazio@gmail.com.
sabato 21 febbraio 2015
Campo della Memoria
Ricordiamo ai camerati ed agli amici che tutti i sabato dalle 10 alle 13 il Sacrario è aperto per le visite ed il lavoro di pulizia e riassetto. Vi aspettiamo!
http://www.campodellamemoriaufficiale.it/
campomemoria@tiscali.it
http://www.campodellamemoriaufficiale.it/
campomemoria@tiscali.it
Il Campo della Memoria è situato in via Rocca Priora traversa di via dei Frati a Nettuno.
In auto da Roma: dal GRA (Gran Raccordo Anulare) prendere l’uscita 26 (SS 148 Pontina). Dopo la città di Aprila prendere l’uscita Campoverde nord-Nettuno e quindi seguire le indicazioni per Nettuno. L’uscita Campoverde nord-Nettuno vi immette direttamente sulla SP 87/bis conosciuta come via Velletri-Nettuno. Dopo 5,6 km si giunge al semaforo della località Piscina Cadolino. Continuare sempre dritto. Dopo 3,1 km sulla vostra destra compare un grande ristorante-pizzeria “da Baffo”-Fort Apache, girare a sinistra in via dei Frati. Dopo circa 500 metri sulla vostra sinistra trovate via Rocca Priora (la terza a sinistra di via dei Frati), una strada che costeggia una grande villa munita di mulino a vento. Dopo 100 metri sulla destra si apre il Campo della Memoria.
In auto da Nettuno: arrivati al piazzale John Fitzgerald Kennedy, di fronte al Cimitero Militare Americano, prendere via Santa Maria direzione Cimitero Civile di Nettuno. Dopo il cimitero la strada cambia nome in SP 87/bis conosciuta con il nome di via Nettuno- Velletri. Partiti dal Cimitero Americano dopo 1,7 Km girare sulla destra in via dei Frati. Dopo circa 500 metri sulla vostra sinistra trovate via Rocca Priora (la terza a sinistra di via dei Frati), una strada che costeggia una grande villa munita di mulino a vento. Dopo 100 metri sulla destra si apre il Campo della Memoria.
lunedì 5 gennaio 2015
03/01/2015 - Pulizia straordinaria del Campo della Memoria di Nettuno
Sabato 3 Gennaio la delegazione
Lazio del Raggruppamento combattenti e reduci della RSI ha partecipato alla
pulizia straordinaria del Campo della Memoria di Nettuno.
Nel miglior clima cameratesco i
ragazzi provenuti da Roma, Colleverde, Cerveteri e Civitavecchia si sono uniti
a tutte le altre persone accorse a Nettuno per salutare il nuovo anno dando un
contributo fattivo alla manutenzione del bellissimo sacrario dedicato ai caduti
della Repubblica Sociale Italiana.
Tutti armati di scope, rastrelli,
pale e carriole; l’età va dai numerosi giovanissimi ad alcuni ultranovantenni
ma l’animo è lo stesso: quello di chi ha fede nell’Idea e fa vivere in se,
nelle azioni come questa quanto in quelle di ogni giorno, lo spirito della RSI
di cui ha voluto prendere il testimone; un giuramento, anche se in alcuni casi non
pronunciato.
Al termine dei lavori si è
proceduto con la benedizione di una bandiera della Decima Flottiglia Mas,
subito issata sul pennone a fianco del tricolore sotto lo sguardo di alcuni
combattenti, ed una breve cerimonia religiosa in onore dei caduti sul fronte di
Nettuno contro l’invasione alleata, e in particolare dei giovani del
Battaglione Barbarigo, molti dei quali hanno perso la vita ad Anzio nel 1944 e
sono sepolti proprio in quel luogo.
Successivamente sono intervenuti
alcuni degli organizzatori e sono stati contattati telefonicamente cinque
combattenti della battaglia avvenuta nella zona di Nettuno durante lo sbarco.
Le loro parole hanno contribuito a tenere acceso il fuoco di chi oggi non si è
ancora arreso al nemico, e rinsaldato le catene di quella continuità ideale mai
interrotta.
Insomma quello del 3 Gennaio è
stato un incontro non di tantissime persone, ma di una nobile avanguardia che
si è donata ancora una volta in un piccolo gesto dal grande valore.
‘‘Con poca prora per l’insidia
vasta”!
giovedì 30 ottobre 2014
Resoconto della riunione e recensione dell'evento ALERE FLAMMAM
Il giorno 25/10/2014, in occasione dell'evento ALERE FLAMMAM organizzato a Roma in ricordo dell'ausiliaria Nadia Sala, la delegazione del Lazio del Raggruppamento Combattenti e Reduci RSI si è riunita per programmare gli eventi dei seguenti mesi ed il modus operandi che va sempre più impostandosi man mano che le attività del gruppo proseguono, nonchè le realtà che col tempo si sono avvicinate all'iniziativa e collaborano fattivamente.
I punti di riferimento restano ovviamente sempre gli stessi: la gerarchia e l'organicità, ognuno è chiamato a dare il suo contributo per quelli che sono i suoi meriti in termini di qualificazione e sacrificio, mettendo a disposizione le proprie competenze. Inestimabile la partecipazione alla riunione di Stelvio Dal Piaz, che ha contribuito con la sua esperienza di "eterno giovane" ad indirizzare l'operatività della Delegazione anche in vista di quelle che sono le prospettive nazionali del Raggruppamento.
Di seguito riportiamo la recensione dell'evento, a cura di Azione Tradizionale:
“Alere Flamman” Tributo all’Ausiliaria Nadia Sala è il titolo dato all’incontro tenutosi sabato 25 ottobre presso i locali della Comunità militante Raido, organizzato dal Cuib Femminile di Raidoin collaborazione conVenetaArditaMente, nonché conAzione Punto Zero, Casa d’Italia Colle Verde e Fascio Etrusco.
La sala è gremita, silenziosa e come sempre rispettosa, soprattutto oggi che si vuole ricordare l’Esempio di Nadia Sala, Ausiliaria, Madre e Donna. La rappresentante del Cuib Femminile di Raido, dopo aver introdotto Stelvio dal Piaz, combattente della RSI ed Ezio Zamboni Sala, uno dei figli della compianta Nadia – tradita dall’emozione di parlare di una Donna che per loro ha sempre rappresentato e sempre rappresenterà un Esempio – spiega le ragioni che le hanno portate ad organizzare questo incontro.
Non si tratta di commemorare, ricordare, stringersi in un abbraccio affettuoso. Il titolo già indica il moto che ha spinto le ragazze del Cuib Femminile di Raido e di VenetaArditaMente a parlare di Nadia Sala: Alere Flamman ovvero alimentare la Fiamma. Ma quale Fiamma, qual è stato l’insegnamento di Nadia e delle altre Ausiliarie? Come possono minimamente avvicinarsi o paragonarsi le ragazze di oggi alle prime donne in Grigio Verde? Sono le proprio le parole delle ragazze del Cuib prima e di VenetaArditamente poi a fornirci la risposta. 
Nadia, insieme a tutte le Ausiliarie, ha saputo rendere integrale la sua scelta di vita affinché essa potesse esprimersi su tutti i piani dell’esistenza. Sul piano personale è stata una donna in grado di crescere, nonostante tutte le difficoltà riscontrate, i suoi figli ai quali, con un misto di caparbia dolcezza, ha trasmesso una scala di valori che ha permeato la loro esistenza. Sul piano relazionale è stata in grado di mantenere nel corso del tempo un rapporto schietto, sincero, cameratesco. Nessun senso di inferiorità o di competizione coi camerati in camicia nera, nessuna rivalità o vanità femminile nei confronti delle proprie sorelle in grigio verde. Sul piano spirituale, Nadia, come tutte le altre, non si è mai arresa. Il suo sguardo è sempre rimasto orientato verso l’alto, verso una dimensione sacra dell’esistenza.
Ecco perché è importante ricordare Nadia Sala, Alda Paoletti, Giovanna Deiana e tutte le altre. Esse hanno indicato la via e il modo di vivere una scelta integrale, esse sono state Esempio. Ed è proprio questo che le ragazze di VenetaArditamente sottolineano con il loro intervento. La voce di entrambi i gruppi diventa una sola, soprattutto perché si percepisce la responsabilità dell’importante eredità ricevuta, quella del passaggio del testimone tra generazioni lontane forse anagraficamente, ma strettamente unite nella visione del mondo e dell’esistenza.
La parola passa a Stelvio dal Piaz combattente della RSI, il quale oltre ad aver conosciuto Nadia Sala e con lei aver intrapreso diverse sfide, ha sposato Alda Paoletti, un’altra Ausiliaria della RSI. Stelvio dal Piaz ci offre quindi anche una prospettiva diversa dell’essere Ausiliaria, quella dell’essere Donna, regalandoci le parole che spesso Alda ripeteva: non si dovrebbe parlare di pari opportunità ma di pari dignità. Quella dignità e stima che i commilitoni hanno sempre riconosciuto ad Alda, a Nadia e alle altre, trattandole con rispetto e riconoscendo in loro una funzione ed un contributo importante. Una prospettiva intima, familiare, viene rafforzata dalle parole di Ezio Zamboni Sala.
Essere un’Ausiliaria non significava indossare solo una divisa grigio-verde ma vivere un’esperienza totalizzante, capace di resistere anche quando costrette a dismettere i panni di combattenti. L’emozione cresce e le parole di Ezio riportano alla mente il sorriso fiero di Nadia. Nadia Sala non si è mai risparmiata, ha sempre donato se stessa senza mettersi a calcolare il rendiconto. Le parole scelte per chiudere l’intervento rappresentano perfettamente lo spirito di sacrificio, di abnegazione che hanno accompagnato non solo la vita di Nadia Sala ma anche delle altre Ausiliarie della RSI:
“Contano solo la fede, la fiducia ardente, l’assenza completa di egoismo e di individualismo, la tensione di tutto l’essere verso il”servizio” – per quanto ingrato possa essere, ovunque si svolga – il servizio di una causa che va al di là dell’uomo, e che esige da lui tutto, senza promettergli nulla.
Contano soltanto le qualità dell’anima, le sue vibrazioni, il dono totale, la volontà di tener alto al di sopra di tutto un ideale, nel disinteresse più assoluto.
Giunge l’ora in cui, per salvare il mondo, vi sarà bisogno del pugno di eroi e di santi che faranno la Riconquista”. L. Degrelle (Militia)
L’emozione dell’incontro cede il passo lentamente al piacere di continuare a passare la serata insieme.
Ci si intrattiene quindi per l’apericena organizzata dal Cuib Femminile di Raido e ci si ritrova a cantare insieme a “La Nuova Sezione (romana)”, propaggine giovanile dei ferri vecchi de La Vecchia Sezione. Questo in fondo è coltivare la memoria: fieri sguardi rivolti al futuro, cuori ardenti, con un saldo radicamento antico, consapevolmente custodi, di un patrimonio di lotta ed eroismo dal valore eterno.
http://www.azionetradizionale.com/2014/10/29/recensione-alere-flamman/
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