Sabato 3 Gennaio la delegazione
Lazio del Raggruppamento combattenti e reduci della RSI ha partecipato alla
pulizia straordinaria del Campo della Memoria di Nettuno.
Nel miglior clima cameratesco i
ragazzi provenuti da Roma, Colleverde, Cerveteri e Civitavecchia si sono uniti
a tutte le altre persone accorse a Nettuno per salutare il nuovo anno dando un
contributo fattivo alla manutenzione del bellissimo sacrario dedicato ai caduti
della Repubblica Sociale Italiana.
Tutti armati di scope, rastrelli,
pale e carriole; l’età va dai numerosi giovanissimi ad alcuni ultranovantenni
ma l’animo è lo stesso: quello di chi ha fede nell’Idea e fa vivere in se,
nelle azioni come questa quanto in quelle di ogni giorno, lo spirito della RSI
di cui ha voluto prendere il testimone; un giuramento, anche se in alcuni casi non
pronunciato.
Al termine dei lavori si è
proceduto con la benedizione di una bandiera della Decima Flottiglia Mas,
subito issata sul pennone a fianco del tricolore sotto lo sguardo di alcuni
combattenti, ed una breve cerimonia religiosa in onore dei caduti sul fronte di
Nettuno contro l’invasione alleata, e in particolare dei giovani del
Battaglione Barbarigo, molti dei quali hanno perso la vita ad Anzio nel 1944 e
sono sepolti proprio in quel luogo.
Successivamente sono intervenuti
alcuni degli organizzatori e sono stati contattati telefonicamente cinque
combattenti della battaglia avvenuta nella zona di Nettuno durante lo sbarco.
Le loro parole hanno contribuito a tenere acceso il fuoco di chi oggi non si è
ancora arreso al nemico, e rinsaldato le catene di quella continuità ideale mai
interrotta.
Insomma quello del 3 Gennaio è
stato un incontro non di tantissime persone, ma di una nobile avanguardia che
si è donata ancora una volta in un piccolo gesto dal grande valore.
‘‘Con poca prora per l’insidia
vasta”!
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