mercoledì 22 ottobre 2014

Campo della Memoria



Quando sulla Pontina, all’altezza di Campoverde, si incontra il cartello con l’indicazione per raggiungere il Campo della Memoria,  Sacrario dei Caduti della Repubblica Sociale, si ha la sensazione di essere in una dimensione dove nella memoria degli uomini e delle donne  permane il significato della Patria unificante generatrice di radici e futuro.
In essa prende respiro la sacralità del culto dei morti che distingue, per la spiritualità  che lo accompagna, l’uomo come tale differenziandolo dagli animali, incapaci di conservare e prendersi cura dei resti mortali degli appartenenti alla loro specie.
Attraversando con la memoria gli anni trascorsi dalla fine della Seconda guerra mondiale fino alla realizzazione  del Sacrario stride quell’indifferenza bestiale tutta italiana che è corsa parallela al sogno, al progetto e al compimento del Cimitero Militare per i Caduti della Repubblica Sociale.
Disconosciuti i soldati italiani morti nel difendere  il nostro territorio dall’avanzata degli angloamericani dopo lo sbarco di Nettunia. Nessuna parvenza di Stato ha ricercato i loro resti mortali  per dare umana sepoltura a loro, morti da soldati.
La normale umanità di rendere sepoltura ai resti mortali dei soldati è stata alimentata dall’impegno reso incrollabile dalla forza della fede di Raffaella Duelli, volontaria nel Battaglione Barbarigo della Decima Flottiglia Mas, che ha continuato a sentirsi in servizio anche a  guerra ormai finita.
Il sogno, quando è immenso e sentito, sa trasformarsi in realtà attirando su di sé le energie giuste per dar corpo al progetto che può diventare di molti.
La forza della determinazione, della convinzione e dell’irrinunciabilità a ritrovare nella Pianura Pontina i resti dei soldati caduti, dei nostri morti è stato l’avvio per riscattare la dignità della sepoltura di pochi tra un popolo dimentico e ramingo.
I  lavori di manutenzione del Campo della Memoria si realizzano con lo spirito di responsabilità e volontarietà di chi ha potuto contribuire con la propria azione impegnandosi a concorrere alla sua cura.
Ogni sabato il Campo della Memoria è aperto dalle ore 9.30 alle 12.30 oltre ai giorni delle commemorazioni programmate.
All’ingresso
IDDIO
CHE ACCENDI    OGNI FIAMMA
       E FERMI    OGNI CUORE
       RINNOVA    OGNI GIORNO
     LA PASSIONE    MIA PER L’ITALIA
                                                                      RENDIMI   SEMPRE
      PIÙ   DEGNO
                                                                  DEI NOSTRI    MORTI
AFFINCHÈ     LORO STESSI
I PIÙ   FORTI
                                                              RISPONDANO     AI VIVI
PRESENTE

Che ognuno di noi possa esserne degno.

Marina De Loris

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