Quando sulla Pontina, all’altezza di
Campoverde, si incontra il cartello con l’indicazione per raggiungere il Campo
della Memoria, Sacrario dei Caduti della
Repubblica Sociale, si ha la sensazione di essere in una dimensione dove nella
memoria degli uomini e delle donne permane il significato della Patria unificante
generatrice di radici e futuro.
In essa prende respiro la sacralità del
culto dei morti che distingue, per la spiritualità che lo accompagna, l’uomo come tale differenziandolo
dagli animali, incapaci di conservare e prendersi cura dei resti mortali degli
appartenenti alla loro specie.
Attraversando con la memoria gli anni
trascorsi dalla fine della Seconda guerra mondiale fino alla realizzazione del Sacrario stride quell’indifferenza
bestiale tutta italiana che è corsa parallela al sogno, al progetto e al
compimento del Cimitero Militare per i Caduti della Repubblica Sociale.
Disconosciuti i soldati italiani
morti nel difendere il nostro territorio
dall’avanzata degli angloamericani dopo lo sbarco di Nettunia. Nessuna parvenza
di Stato ha ricercato i loro resti mortali
per dare umana sepoltura a loro, morti da soldati.
La normale umanità di rendere
sepoltura ai resti mortali dei soldati è stata alimentata dall’impegno reso
incrollabile dalla forza della fede di Raffaella Duelli, volontaria nel
Battaglione Barbarigo della Decima Flottiglia Mas, che ha continuato a sentirsi
in servizio anche a guerra ormai finita.
Il sogno, quando è immenso e sentito,
sa trasformarsi in realtà attirando su di sé le energie giuste per dar corpo al
progetto che può diventare di molti.
La forza della determinazione, della
convinzione e dell’irrinunciabilità a ritrovare nella Pianura Pontina i resti
dei soldati caduti, dei nostri morti è stato l’avvio per riscattare la dignità
della sepoltura di pochi tra un popolo dimentico e ramingo.
I
lavori di manutenzione del Campo della Memoria si realizzano con lo
spirito di responsabilità e volontarietà di chi ha potuto contribuire con la
propria azione impegnandosi a concorrere alla sua cura.
Ogni sabato il Campo della Memoria è
aperto dalle ore 9.30 alle 12.30 oltre ai giorni delle commemorazioni
programmate.
All’ingresso
IDDIO
CHE
ACCENDI OGNI FIAMMA
E FERMI OGNI CUORE
RINNOVA OGNI GIORNO
LA PASSIONE MIA PER L’ITALIA
RENDIMI SEMPRE
PIÙ
DEGNO
DEI NOSTRI MORTI
AFFINCHÈ LORO STESSI
I PIÙ FORTI
RISPONDANO AI VIVI
PRESENTE
Che ognuno di noi possa esserne degno.
Marina De Loris
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