In prossimità della ricorrenza
del 2 giugno – anniversario della repubblica italiana di cartapesta - nel quadro degli incontri programmati, il
Raggruppamento Combattenti e Reduci della R.S.I. “Franco Aschieri” come ogni
anno, ha organizzato a Civitavecchia un incontro con i combattenti della
Repubblica Sociale e i giovani militanti del territorio, confermando ancora una
volta la propria fedeltà e continuità ideale con i valori immortali che
animarono la gloriosa ed eroica vicenda della R.S.I. L’appuntamento è un po’
una chiamata sulla linea di combattimento: si ha l’occasione di rivedere
camerati lontani, con molto piacere sono state presenti le comunità di Roma,
Colleverde, Cerveteri, Firenze e Bari. In più, per tutta la giornata è stato
presente il Combattente Bruno Lazzarotto che è anche intervenuto durante lo
conferenza, facendo una eccezione alla sua nota diffidenza per le parole e
maggiore confidenza con l’azione.
In tale occasione, il prof. Mario
Michele Merlino e Roberto Mancini, coadiuvati da Claudia ed Elena – due giovani
militanti di Roma, hanno presentato la loro ultima opera, il romanzo “La guerra
è finita” edito dalla RITTER di Milano. E’ la vicenda di due ragazzi che scelgono
di combattere per la Repubblica Sociale, per riscattare l’onore offeso della
Patria dopo l’8 settembre. Nel romanzo, caratterizzato da vicende realmente
accadute se pur adattate alle esigenze letterarie degli autori per una migliore
comunicazione dello stato d’animo e delle conseguenze che la scelta dei
protagonisti comportarono, si riscontrano valori quali l’Onore, la Fedeltà ma anche il
Coraggio e il senso del Dovere, per i quali decine di migliaia di combattenti
italiani persero la vita e la libertà tra il 1943 e il 1945.
In cambio dei loro eroici
sacrifici questi combattenti non ricevettero, e non ricevono ancora oggi,
nient’altro che infamia, da parte di coloro i quali, dopo aver tradito il loro
popolo e la loro patria in quel maledetto 8 settembre del 1943 e aver così vinto
vigliaccamente la guerra dietro le “baionette” degli alleati commettendo con la
complicità di questi ogni genere di atrocità, impongono ormai da 70 anni di
celebrare cerimonie e ricorrenze imbalsamate prive di valore e di significato,
degne al massimo di essere annoverate tra ridicole messe in scena.
Ci è sembrato quindi doveroso, in
virtù della nostra adesione ai principi che mossero la R.S.I., garantire a questi
combattenti il giusto rispetto e onore, rinsaldando la catena intergenerazionale
dei combattenti sul Fronte della Tradizione, dimostrandogli che il loro
sacrificio non è finito con quel 1945 ma che la loro sconfitta militare in
realtà è valsa per un vincere più grande di cui gli siamo tutti riconoscenti. Al
termine della presentazione - che ha visto un breve intervento del responsabile
di Azione Punto Zero per ricordare i motivi dell’incontro - le due ragazze hanno
nuovamente animare vivacizzato l’evento con letture di brani tratti dal libro
presentato. E’ giunto così il momento del pranzo legionario, momento non meno
importante dei precedenti, perché consente lo scambio di idee ed opinioni
fianco a fianco, fornendo così l’occasioni di scoprire più a fondo le
esperienze degli altri. Soprattutto quando si ha il privilegio di avere dei
veri e propri monumenti viventi, gomito a gomito. Prima dei saluti, tre gruppi
di lavoro per diverse attività, hanno caratterizzato la giornata che al suo
termine non può che definirsi assolutamente proficua.
Con occasioni come queste,
nonostante i cialtroni democratici ricordino il 2 Giugno solo come un giorno di
vacanza, si riafferma chiaramente una precisa scelta di campo e una precisa
volontà di impegno e sacrificio per i militanti. Questo il sigillo di una
giornata che rimarrà nei cuori dei tanti camerati presenti. L’appuntamento è
per il 14 Giugno a Comunitaria, ognuno con le proprie insegne ma sullo stesso
fronte di battaglia.
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